sabato 1 dicembre 2012

Gillian, datti una calmata

Gillian Lynne e sua madre

Gillian sedeva sulla sedia dello psicologo, mani sotto le cosce, spostando il peso da un lato all'altro e sentendo la pressione sui dorsi schiacciati contro il velluto con cui la sedia era foderata.
Accanto a lei, sua madre ascoltava il resoconto dei problemi disciplinari della bimba, elencati con gran serietà dal consigliere scolastico.
Non riusciva a seguire le lezioni con la giusta attenzione, non avrebbe tratto profitto dagli insegnamenti che quotidianamente le venivano impartiti. La madre ascoltava con composta preoccupazione.
La cosa andò avanti per un po' sino a che il consigliere, rivolgendosi direttamente alla bambina, disse:
"Gillian, cara, io e la tua mamma dobbiamo parlare di alcune cose in privato. Ti dispiacerebbe aspettarci qui?"

La bambina annuì senza emettere un suono e gli altri due si alzarono; uscendo dalla stanza, quasi con distrazione, lo psicologo accese la radiolina a transistor posta sullo scrittoio.
Una volta fuori, questi disse alla signora Lynne "ora guardi…"
Gillian era saltata in piedi e si muoveva al ritmo della musica.
Allora il consigliere poggiò una mano sulla spalla della signora Lynne per rassicurarla: "Gillian non è malata. E' una ballerina. La iscriva in una scuola di danza"

E così fu.

Questa storia non è farina del mio sacco, badate bene. E' stata proprio lei, Gillian a raccontarmela, . Le ho parlato la scorsa settimana e per descrivere l'ingresso nella scuola di danza vorrei usare le sue parole:
<< sono arrivata lì ed era fantastico. Era pieno di gente come me; tutti bambini che non riuscivano a stare seduti composti; pieno di gente che ha bisogno di muoversi, per poter pensare >>

Mi è rimasta in testa: "bisogno di muoversi per poter pensare"…

Non la tirerò per le lunghe… Gillian si diplomò, per diventare poi insegnante nella propria scuola e poco dopo coreografare alcuni dei più grandi musical della storia, divenendo tra l'altro ricca sfondata. E io non riesco a levarmi dalla testa la convinzione che un altro psicologo le avrebbe prescritto dei farmaci e detto semplicemente di darsi una calmata.

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