domenica 5 febbraio 2012

Resto immobile se questo crea maggior disordine

Labile il tuo segno su di me
Non m'impressiona certo il tuo silenzio - che ormai è tipico
Cambio pelle se l'alternativa poi è soccombere
Resto immobile se questo crea maggior disordine

Un ritmo di meccaniche ci porta
Dove si è raggelato il mio sentire
Un ritmo di meccaniche ci porta
Si dissolve quando è l'ora di andare

Lento il tuo respiro adesso che
Non c'è coraggio ormai per te da compromettere
Muoversi non è la soluzione al mio disordine
Cambia il tempo a cui vuoi corrispondere

Un ritmo di meccaniche ci porta
Ma il giorno non ha più niente da dire
Un ritmo di meccaniche ci porta
Rabbioso oppiaceo da addomesticare

1 commento:

  1. Spezzarsi ma non piegarsi,
    mentre le emozioni congelate fatican sempre più a scorrerti dentro e la paura di altre sconfitte stenta a tacere rende faticoso qualsiasi cammino, figuriamoci quindi quello di chi desidera restare coerente alle proprie idee come deve sentirsi... se poi ha racchiuse in sè prospettive oppiacee da addomesticare tutto si complica e precipita più velocemente verso l''apatia, solo la rabbia potrà salvarlo, ma quest'ultima deve esser costruttiva e per farcela occorre solo la forza che c'è in noi, se ancora crediamo sbadatamente in qualcosa. Lupa

    Lupa

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