"lo, Julius, Comandante del gruppo crash più odiato dal popolo ripugnante degli Hegeliani, non ho che nemici. E al mio peggior nemico, auguro la peggior sorte. Morale perché prevedibile. Quando lui sarà faccia a faccia con la mia P38, premerò il grilletto. l miei stivali di lucertola viola si inzupperanno di sangue estetico. Normale perché Spinozista".
In una Parigi futura, città degna di un surreale Blade Runner in salsa post-filosofica, si scontrano le due fazioni in lotta degli Spinoziani e degli Hegeliani. Efferata e beffarda satira del mondo culturale francese, grido di speranza e di vitalità gettato come un sasso contro le barricate dell'intellighenzia, questo romanzo di guerriglia metropolitana da anni è un cult della gauche.
Un libro stupendo che purtroppo dura poco, ma costa anche pochissimo. L'ho letto tutto d'un fiato e l'ho adorato. Grottesco, ma sempre carico di sensi; estremo eppure sempre terribilmente umano; violento e romantico; feroce e sognante. E poi i comunicati di Radio Quinta Internazionale sono delle vere e proprie gemme: ode a Julius Spinoza! Ode a Jean-Bernard Pouy! :)
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