martedì 22 febbraio 2011

"BIG BRO", ovvero: l'ovvietà del social controlling nel terzo millennio (warning: post torrenziale)


Da quando mi sono iscritto - previa una serie di sollecitazioni da parte di amici ed affini - su Facebook, dal primo, primissimo momento, la mia preoccupazione circa i miei "dati sensibili" è andata crescendo sempre più.
A dire il vero la mia prima riflessione era una valangata di fiducia verso gli utenti tutti, perché voglio dire... mica sono così fessi, dai...
Tra l'altro col passare del tempo non mi sono mai permesso di parlarne apertamente, data l'ovvietà del soggetto. E invece più si va avanti, più mi trovo a discutere con alcuni iscritti, più mi rendo conto che probabilmente nessuno ci pensa.
E quindi eccoci qua a scrivere 'sta nota su un argomento per il quale probabilmente mi verranno postati una serie di commenti di gente scocciata, la cui nenia sarà un costante, reiterato, forse da alcuni un po' scortese "grazie ar cazzo, Federì". A questa gente rispondo illico et immediate "e prego alla fregna!".

Facebook.

Tu ti iscrivi su Facebook e cominci a cercare i tuoi amici.
Poi li trovi, i tuoi amici. Pure troppi, ne trovi. Trovi gli amici stretti che non vedevi da due vite, quelli che non vedevi da una vita, quelli che hai visto la sera prima, quelli che ti siedono accanto in quel preciso istante. Poi gli amici degli amici, poi i conoscenti degli amici, poi i conoscenti dei conoscenti degli amici ed inizi ad avere decine, centinaia di contatti dei quali al 70%:
a) t'importa sega
b) molti ti stanno anche sul cazzo
c) non nutri niente di nemmeno vagamente prossimo alla stima - no, meglio! - niente di nemmeno prossimo ad una pacata indifferenza
d) avrai voglia di liberarti in meno di ventiquattro ore

In questo modo quelli che verranno classificati come "amici" in realtà non lo sono in senso proprio. La parola amici viene smembrata, completamente privata del suo senso. Perché tu non hai 573 "amici": hai 573 "contatti".
Poi che fai? Cominci a vedere i "feed" e gli aggiornamenti di status. Gente che saluta - per dio, saluta! - i contatti tutti con un "buongiorno a tutta Facebook!" o "buonanotte a tutti me ne vado a dormire" come se alla community glie ne stracatafottesse una fungiazza di minchia di niente se te ne vai a dormire, ma vabè...
Vedi le foto del cane, del gatto, della fidanzata, della nonna, la zia, la mamma, il babbo di tutti quanti; i video delle vacanze, ogni tipologia di vaccata concepita e/o postata su youtube, i video musicali, i cazzi i mazzi, i gruppi!

C'è un gruppo per qualsiasi cosa.

C'è un gruppo per quelli che amano il gelato, per quelli che odiano il gelato, per quelli che col gelato intendono instaurare un dialogo civile, ma ad un palmo dal culo; gruppi di fascisti, simpatizzanti fascisti, di "destra", di centro-destra, di centro, di centro-sinistra, di "sinistra", di comunisti Leninisti, di kamikaze ebrei filo-palestinesi, di pescatori, di cacciatori, di vegetariani, di vegani, di qualsiasi cosa. Qualsiasi.
Ed a qualcuno ti ci iscrivi pure, magari perché hai a cuore il tema e credi che unirti al gruppo - senza poi fare una minchia, neanche lasciare uno straccio di commento - cambierà il mondo; magari perché hai il quoziente intellettivo che non arriva a 50 e siccome il gruppo si chiama "raggiungiamo 1,000,000 di iscritti e ci si ingrosserà il cazzo!" ti sei detto che il cazzo non è mai abbastanza grosso.
O magari perché ti ha fatto ridere il nome. Diciamocelo, io stesso mi sono iscritto a "Fermiamo l'utilizzo di squali vivi come esca per i cani", anche se devo ammettere che l'idea stessa dello squalo vivo adescante mi tocca profondamente il cuore, quasi sino al miocardio, ma non divaghiamo...
E tra le altre cose che puoi fare, quando v'è stata la decenza di non creare un gruppo per qualche cosa inutile, come ad esempio una piccola abitudine (per dire, il "restare a letto la domenica mattina"), c'è la possibilità di "diventare fan".
Puoi diventare fan della cioccolata come dei "vecchietti in fila alle poste", piuttosto che dei blue jeans o ancora Mario Rossi può diventare fan di "sveglia con cornetto, cappuccino, rosa e pompino". Di tutto, di più. E tutti si iscrivono, diventano fan, si divertono e condividono con i contatti le peggio puttanate, siano esse effettivamente divertenti (che poi è soggettivo) o meno. E che male c'è? E' divertente! Spiritoso! Dai Fede... è per gioco! Non essere pesante!

E però il problema è che io sono pesante. E non posso fare a meno di pensare da programmatore.

Facebook - per come lo vedo io - è un applicativo server-side, scritto in php. E come ogni applicativo server-side che si rispetti è collegato ad una serie di database, di banche dati, in cui tutte queste belle informazioni vengono salvate, ordinate e custodite.
Ed eccoci finalmente, dopo tutta sta pippa, arrivati al dunque di questa nota: profilazione degli utenti.
Mentre Mario Rossi se la diverte e se la condivide coi contatti, tra un gruppo ed un "diventa fan", tra un video ed un emmeppittré, la banca dati viene riempita con tante piccole e grandi informazioni su di lui.

Ed ora *unisci i puntini* insieme a me!

Mario Rossi é nato a Roma, ha 19 anni, ascolta QUESTA musica (segue elenco capillare, tra la roba postata, "piaciuta", segnata nel profilo, commentata), guarda la TV e quando la guarda sceglie QUESTO (altro elenco capillare), ecco i suoi hobbies (in alcuni casi è persino possibile tracciare QUANDO e COME questo o quel hobby sia nato, da chi sia stato suggerito e lo stesso per il suggeritore, via via come i salmoni, su per il fiume di informazioni)
Egli è cattolico, di centro-destra.
Ecco un elenco delle serate/manifestazioni/incontri a cui ha partecipato (con eventuali commenti sull'esito di una serata, dettagli, fatti salienti verificatisi in quell'occasione)
Ecco quando e come ha incontrato la sua attuale fidanzata (li ha presentati Gino Rossi, suo fratello)
Ecco il suo albero familiare.
Qui invece ci trovate le sue abitudini, dalle piccole pigrizie ai riti quotidiani: gli piace restarsene a sonnecchiare la domenica, dopo essere stato svegliato con cappuccino e fellatio (grande Mario!)
E via dicendo insomma... penso che il quadro di insieme sia chiaro. Il tutto vale per non so quanti milioni di utenti.
E tutti questi dati possono essere venduti a prezzi esorbitanti. Con e senza includere l'anagrafica. Così come sono oppure filtrati in base a particolari esigenze spazio-temporali (es. voglio sapere quanta gente nel 2009 è diventata "fan" delle moto Kawasaki e come questi fan sono distribuiti sul territorio italiano, per regione/provincia/comune, in modo tale da aprire un nuovo rivenditore PROPRIO DOVE SERVE!)
Insomma tutto questo condividere e divertirsi é uno strumento di "controllo" pazzesco. Mentre tu pensi di stare ridacchiando coi tuoi "amici" sul fatto che una ti ha svegliato con un pompino, la scorsa settimana, in realtà fornisci aggràtis una miniera d'oro di informazioni incredibilmente accurate che saranno poi rivendute per:
a) inviarti pubblicità mirata
b) dare la possibilità di controllare "chi sei" in qualsiasi momento
c) diventare un istogramma su un trend di gradimento

E via così... le possibilità sono infinite. E sia chiaro che acquistare queste informazioni costa un occhio della testa e tu non vedrai il becco di un quattrino, naturalmente.
Ovviamente mi verrà detto che "ci sono stati arrestati i delinquenti, grazie a questo!", ma non mi toglierò mai dalla bocca l'amaro della consapevolezza di essere "controllato" come nessuna videocamera delle aree sorvegliate potrà fare mai, ANZI: Facebook sa anche se "ti piacciono" o meno, le aree videosorvegliate...
Il Grande Fratello viene dipinto come un'entità malvagia, statale, che ti tiene d'occhio ed è pronta a punirti se esci dalla strada permessa, ma la verità è che il Fratellone è uno simpatico, sorridente, che conosce tutti i tuoi "amici" (ed i loro amici) e se la ride con te, mentre diventi fan di "pestare gli extracomunitari", così puoi risultare nel prossimo grafico di andamento, venduto a Chanel in vista di un ipotetico lancio del nuovo profumo "Stronzò fascistà": la fragranza per l'uomo che non ha bisogno di un permesso di soggiorno!

Nessun commento:

Posta un commento